Lugrezia romana in Costantinopoli, Venezia, Valvasense, 1737

Vignetta Frontespizio
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera di Lugrezia con tavolino sopra cui una spada ed un fiasco.
 
 LUGREZIA, poi ALBUMAZAR
 
 Lugrezia
 Infelice Lugrezia,
 già s’avvanza la notte,
 il tempo di dormire è ormai vicino
 e ancora non si vede Colatino.
785Andar a letto sola
 io certo non vorrei, perch’ho paura;
 e poi con questo fredo
 temo di raffredarmi,
 se non vien Colatino a riscaldarmi.
790Chi batte? (Si batte alla porta)
 Albumazar
                        Apri Lugrezia. (Fingendo la voce)
 Lugrezia
 Alla voce mi sembra il caro sposo.
 Colatino sei tu?
 Albumazar
                                Sì mia diletta. (Come sopra)
 Lugrezia
 Vengo, mio caro, aspetta.
 Ecco t’apro la porta.
795Colatin coi mustachi? Ahimè son morta.
 Albumazar
 Che hai? Che ti spaventa?
 Tuo nemico non vengo,
 rasserena il sembiante;
 vengo qual più mi vuoi tuo servo o amante.
 Lugrezia
800Servo non ti conviene,
 amante non sta bene,
 onde acciò che di me più non ti caglia
 vatene, passa il mar, pugna e travaglia.
 Albumazar
 Orsù di già ho rissolto,
805ti voglio per mia moglie,
 teco voglio sfogar le ardenti voglie.
 Lugrezia
 Voglio, dici crudele?
 Voglio, contro il voler de’ giusti dei?
 Un mentitor tu sei.
810L’oracolo è scoperto;
 si sa che tu chiudesti
 in una statua con inganno eretta
 quel che viene a vuotar la tua seggetta.
 Albumazar
 E ben che importa a me che sia scoperto?
815Quel che aver non potrò colla dolcezza
 otterrò colla forza.
 Lugrezia
                                    (Oh me infelice,
 la pudicizia mia veggo in pericolo).
 Albumazar
 Orsù tu stessa eleggi;
 o consola il mio affetto
820o ch’io colle mie man ti squarcio il petto.
 Lugrezia
 (Oh diavolo! Che dici?
 O ceder o morir? Che far degg’io?
 Ceder? L’onor è frito.
 Morir? Non mi par ora).
 Albumazar
825Non rissolvesti ancor?
 Lugrezia
                                           Vi penso ancora.
 (Roma che dirà mai? Che dirà il mondo,
 s’io per salvar la vita
 sacrifico l’onore?
 Eh Lugrezia rissolvi, animo e core.
830Si mora, sì, si mora... Ma si mora?
 Adaggio ancora un poco,
 che il morire mi sembra un brutto gioco.
 Il cor mi batte in petto,
 il viso si scolora).
 Albumazar
835Non rissolvesti ancor?
 Lugrezia
                                           Vi penso ancora.
 Albumazar
 Eh lascia di pensar; vieni superba,
 lascia prima che sazio (La prende per le treccie)
 di te rimanga e poi
 pensa se vuoi pensar, muori se vuoi.
 Lugrezia
840Assassin, traditor, lasciami.
 Albumazar
                                                     Invano.
 Lugrezia
 Sfacciato, impertinente
 non profanar colle tue man cagnine
 le mie carni innocenti e tenerine.
 Albumazar
 Più rimedio non v’è.
 Lugrezia
845Ahimè la testa, ahimè le treccie ahimè.
 Albumazar
 Renditi al mio voler.
 Lugrezia
                                        Non lo sperare.
 Albumazar
 Cederai tuo malgrado.
 Lugrezia
                                            Invan lo tenti.
 Albumazar
 Voglio a dispetto tuo che mi contenti.
 Lugrezia
 
    Contento? Marmeo. (Facendo sforzi)
 
 Albumazar
 
850Ressister? Squaquà.
 
 Lugrezia
 
    Maramarmeo.
 
 Albumazar
 
 Squaraquaquà.
 
 a due
 
    Mi voglio provar;
 mi voglio provar.
 
 SCENA II
 
 COLATINO con spada alla mano e detti
 
 Colatino
855Traditor, assassin lasciala star.
 Albumazar
 Cosa vieni importuno
 a rompermi la testa?
 Colatino
 Mia consorte è cotesta,
 non voglio che di lei facci strapazzo;
860o lasciala in sto punto o ch’io t’ammazzo.
 Albumazar
 Se tu dici davvero,
 amico di lasciarla son contento.
 (D’un romano il valor mi fa spavento).
 Colatino
 Mia diletta Lugrezia
865vanne, che salva sei.
 Lugrezia
 Vi ringrazio di core amici dei.
 Ora fremi superbo,
 ch’io qual nochier gionto sicuro al lido
 delle tempeste tue mi burlo e rido.
 
870   Sta il cacciatore
 il cucco insidiando,
 ed egli burlando
 gli dice cu cu.
 
    Così nell’insidie
875che a me tenderai
 delluso sarai,
 fellone, ancor tu.
 
 SCENA III
 
 ALBUMAZAR, COLATINO
 
 Colatino
 Or rendimi ragione
 della pessima azione.
880Sodisfazion dal sangue tuo pretendo.
 Albumazar
 Che dici Colatino? Io non t’intendo.
 Colatino
 Dico che con la spada
 vendicarmi vogl’io di quell’affronto
 che tu facesti di Lugrezia al seno.
 Albumazar
885(Oh se venisser le mie guardie almeno!)
 Colatino
 Albumazar, che tardi?
 Albumazar
 Vivi, vivi meschin, che il ciel ti guardi.
 Colatino
 No no resta, ch’io voglio
 battermi teco.
 Albumazar
                             Oh forsennato orgoglio!
 
 SCENA IV
 
 MAIMUT e detti
 
 Maimut
890Che far? Albumazar, no aver coraggio
 di batter con rumagno?
 Ti svergognar cusì nostra nazion?
 Lassar che batter mi, porco, poltron.
 Albumazar
 Oh degnissimo eroe;
895vieni ch’io mi contento;
 a te lascio l’onor del gran cimento. (Via)
 
 SCENA V
 
 COLATINO, MAIMUT
 
 Colatino
 Dunque, se sei cotanto
 zelante dell’onor, la spada impugna
 e proseguisca fra di noi la pugna.
 Maimut
900Al primo colpo mi te tagiar testa. (Impugna la sciabla)
 Colatino
 Adaggio, signor turco.
 Quel diavolo di sciabla
 tropp’è sproporzionato alla mia spada.
 Combattere vogl’io con arma eguale.
 Maimut
905Mi spata non aver.
 Colatino
                                     Pigliati questa,
 ch’io con sommo coraggio
 st’altra mi piglierò spada da viaggio. (Prende la spada dal tavolino)
 Maimut
 Vegnir come bolir,
 mi non aver paura.
 Colatino
910Diffenditi se puoi, bruta figura. (Si battono)
 Facciamo un po’ di tregua.
 Maimut
 No no, voler fenir,
 o ti o mi ha da morir.
 Colatino
 (Costui è troppo forte,
915trovisi un’invenzione
 per sottrarmi per ora dalla morte).
 Maimut
 Presto vegnir, tirar.
 Colatino
                                       Adess’adesso
 venirò, tirerò ma rinfrescarmi
 voglio, se ti contenti. Ho qui un fiaschetto
920di prezioso licor; se tu ne vuoi
 beverne a tuo piacer meco tu puoi.
 Maimut
 Vina? Sciarapa? Uhraza kama kan!
 Donar, donar amigo,
 mi sciarapa piaser.
 Colatino
                                      Prendilo pure. (Gli dà il fiasco)
 Maimut
925Star bello! To salute. Oh star pur bon. (Beve)
 Colatino
 Basta, basta non più ch’è troppo bello.
 Maimut
 Lassa lassa bever caro fradello. (Beve)
 Colatino
 Se l’ha bevuto tutto
 e non gl’ha fatto mal,
930sia benedetto il sugo del bocal.
 Maimut
 Uh che gran caldo!
 Sento testa svolar. (Scapuza)
 Colatino
                                     Eh via sta’ saldo.
 Maimut
 Voler combater.
 Colatino
                                Sì quel che tu vuoi.
 Maimut
 A mi. (Tira tremando)
 Colatino
               Tener la spada in man non puoi?
 Maimut
935Mi no poder? Mi star brava soldada.
 Colatino
 Ma il vin t’ha fatto mal.
 Maimut
                                             Mi fatto gnente,
 star saldo in gamba.
 A mi. (Tira e vuol cadere)
 Colatino
               Mi fai pietà, l’armi lasciamo
 ed amici torniamo.
 Maimut
940Ti voler amizuzia
 e mi spada lassar. (Getta la spada)
 Senti, mi te voler
 propriamente descorrer sul proposito...
 Mia rason che te dir... perché star omo...
945Mi no star imbriago...
 De to vin che me dar mi te n’in... stago.
 Colatino
 Tu mi vomiti adosso.
 Maimut
 Allegramente un poco voler star.
 Mi volera cantar, voler ballar.
 
950   Sallamica gnescapà
 urchibaica retacan,
 mia morosa star muchiachia,
 mi voler tagiar mustachia
 per parer muso talian.
 
955   Sallamica gnescapà
 urchibaica retacan. (Via)
 
 SCENA VI
 
 COLATINO solo
 
 Colatino
 Affé l’ho indovinata,
 con l’invenzion del vino io l’ho scapata.
 Costui ch’era sì forte
960è divenuto tosto pusillanimo,
 per la forza del vin perduto ha l’animo.
 Oh quanti per il vino
 o per qualch’altro vizio
 vanno senza rimedio in precipizio.
 
965   Baco, Cupido e Venere
 fan l’uomo andar in cenere
 e pur cotanti bevono
 e tanti s’innamorano
 senza pensarvi su.
 
970   E tardi poi s’avedono
 del mal che pria non credono
 ma tempo non v’è più.
 
 SCENA VII
 
 Giardino.
 
 MIRMICAINA, RUSCAMAR
 
 Mirmicaina
 Va’ via turco insolente,
 o porteme respetto
975o una sleppa te petto.
 Ruscamar
 Una sleppa de donna star onor
 che femena comparte.
 Mirmicaina
 Quando la xe cusì voi onorarte. (Gli dà un schiaffo)
 Ruscamar
 Ahi che onor maledetto!
 Mirmicaina
980Cos’è, la te despiase?
 Chi dasseno vuol ben tutto sopporta.
 Ruscamar
 Aver ragiuna, far quel che ti vol,
 mi tutto sopportar.
 Mirmicaina
 (Un po’ de spasso mi me voi cavar).
985Senti, se ti me vol per to muggier,
 convien farme un servizio.
 Ruscamar
                                                   Comandar,
 tutto per ti, caretta, voler far.
 Mirmicaina
 Voggio i to mustachi.
 Ruscamar
                                         Mia mustachia?
 Mirmicaina
 Sì caro i to mustachi.
 Ruscamar
                                         Voler dar.
990Presto forfe trovar, voler tagiar.
 Mirmicaina
 No no fermete caro,
 te li tagierò mi.
 Ruscamar
                               Con to manine?
 Mirmicaina
 Per ti gh’ho tanto amor, gh’ho tanto zelo
 che te i vogio cavar pelo per pelo.
 Ruscamar
995Ma sentir gran dolor.
 Mirmicaina
                                         Eh non importa.
 Ogni pelo ben mio che caverò,
 un suspiro de cuor te donerò.
 Ruscamar
 Son qua, de cuor suspira
 e mustachia cavar, mustachia tira.
 Mirmicaina
 
1000   Tiro.
 
 Ruscamar
 
                Oimè.
 
 Mirmicaina
 
                              Sospiro.
 
 Ruscamar
 
                                                Cara.
 
 Mirmicaina
 
 Tiro, tiro.
 
 Ruscamar
 
                     Oimè.
 
 Mirmicaina
 
                                   Sospiro.
 
 Ruscamar
 
 Lassa star de suspirar,
 no voler mi più tirar.
 
 Mirmicaina
 
    Donca va’, più no te voggio.
1005Ti xe un sporco, ti xe un orco.
 Va’ in malora via de qua.
 
 Ruscamar
 
    Tiò mustachia, tira tira.
 
 Mirmicaina
 
 Donca tiro.
 
 Ruscamar
 
                        Oimè; sospira.
 
 Mirmicaina
 
 Tiro, tiro.
 
 Ruscamar
 
                     Oimè; suspira.
 
 Mirmicaina
 
1010Suspirar no voggio più.
 
 Ruscamar
 
 Mi doler no poder più. (Partono)
 
 SCENA ULTIMA
 
 Sala reggia.
 
 ALBUMAZAR, poi LUGREZIA, poi COLATINO, poi MIRMICAINA, poi RUSCAMAR, poi MAIMUT
 
 Albumazar
 Olà venga Lugrezia. (Parte una guardia)
 Oggi provarmi io voglio
 se posso raffrenar cotanto orgoglio.
 Lugrezia
1015Eccomi, che pretendi, o mamalucco?
 Non ti ricordi la canzon del cucco?
 Albumazar
 Superba, se tu ostenti crudeltà
 io ti voglio cuccar come che va.
 Lugrezia
 E avresti cor spietato
1020di macchiar il candore
 di queste membra mie? Dimmi crudele,
 vuoi tu contaminar la mia onestà?
 Ah prima d’infangarmi
 qual pudico armelin voglio affogarmi.
 Albumazar
1025(Uh che rabbia che provo!)
 Colatino
                                                    Olà che pensi?
 Se Lugrezia pretendi...
 Albumazar
                                            Quell’audace
 disarmate, soldati. Tu credevi
 di spaventarmi ancora
 ma solo non son più com’ero allora.
 Colatino
1030Misero Colatin, cara consorte,
 altra speme non v’è fuor che la morte.
 Mirmicaina
 Via sior Albumazar aveu rissolto
 de tiorme per muggier?
 Albumazar
                                               Lasciami in pace,
 già sai che il volto tuo più non mi piace.
 Mirmicaina
1035Za che ti xe con mi pezo d’un can
 mi me voggio mazzar colle mi man.
 Ruscamar
 Ah signor, Mirmicaina
 me maltratar.
 Albumazar
                             Nulla di ciò mi curo.
 Ruscamar
 Donca voler morir, morir seguro.
 Albumazar
1040Su via morite tutti,
 che per far una cosa da par mio,
 se morirete voi morirò anch’io.
 Mirmicaina
 Mi voi esser la prima, co sto stilo
 za me trapasso el cuor...
 Colatino
                                              Ferma ch’io voglio
1045esser primo a morir. Questo veleno
 delle sventure mie fido compagno
 tranguggiando morò...
 Lugrezia
                                           Ferma ch’io bramo
 precederti mia vita; questo serpe
 custudito da me darammi morte?
1050Già me l’attacco al sen...
 Albumazar
                                              Ferma Lugrezia,
 a me tocca fra tutti il primo loco,
 io con questo diabolico stromento
 di viver finirò...
 Ruscamar
                                Ferma segnur,
 mi che de tutti star più desperà,
1055mi voler co sto lazzo
 prima morir...
 Maimut
                              Che far?
 Chi se voler mazzar?
 Mirmicaina, Ruscamar
 Mi certo.
 Lugrezia, Colatino
                    Io sicuro.
 Albumazar
                                        Anch’io senz’altro.
 Maimut
 Donca aspettar voler morir un altro. (Via)
 Mirmicaina
1060Me ferisso.
 Colatino
                        Già bevo.
 Lugrezia
                                            Attacco.
 Albumazar
                                                             Sparo.
 Ruscamar
 Me piccar senza fallo.
 Maimut
 Anca mi vol morir con questo pallo.
 Mirmicaina
 Passa, stilo, ma no ti ponzi troppo.
 Colatino
 Ahi che bruto siroppo.
 Lugrezia
1065Attaccati, o serpente,
 ma troppo agguzzo ha il dente.
 Albumazar
 Vorrei sparar ma temo.
 Ruscamar
 Voria tirar ma tremo.
 Maimut
 Mi voler impallar ma questa ponta
1070ponzer e no star onta.
 Mirmicaina
 Cossa faccio?
 Colatino
                           Che penso?
 Lugrezia, Albumazar, Ruscamar, Maimut
                                                   E che ho da far?
 tutti
 El pensier de morir lassar andar.
 
    Bravi bravi, viva viva,
 che si goda, che si viva
1075tutti assieme in allegria,
 stiamo uniti in compagnia,
 pace, pace e non più guerra,
 che si goda, che si viva,
 bravi bravi, viva viva.
 
 Fine dell’opera